io..dentro di mè…

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Amicizia

 

 E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia, poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

 (Kahlil Gibran)

 


………………………………..

 

 

 

 

 

 

"T’amo senza sapere come,

né quando né da dove

t’amo direttamente

senza problemi

ne’ orgoglio:

così ti amo perché

non so amare altrimenti che così

in questo modo

in cui non sono e non sei,

così vicino

che la tua mano sul mio petto

è mia,

così vicino

che si chiudono i tuoi occhi

…col mio sonno."

 

Pablo Neruda

 

 

 

 

 

 


****************

 

 

 

 

 

 

 

 

Sull’amore

Allora Almitra disse: parlaci dell’Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete.
 E con voce ferma disse:
Quando l’amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l’amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza
i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà
 fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma
 perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l’amore,
affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore
e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura
cercherete nell’amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
e uscire dall’aia dell’amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso
e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.
L’amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l’amore basta all’amore.

Quando amate non dovreste dire:" Ho Dio nel cuore ",
ma piuttosto, " Io sono nel cuore di Dio ".
E non crediate di guidare l’amore,
perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L’amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all’alba con cuore alato
e rendere grazie per un altro giorno d’amore;
Riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;
Grati, rincasare la sera;

E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato
e un canto di lode sulle labbra.

Kahlil Gibran


Grazie….

 
 
 "LA TERRA SANTA"
 
 
Pensiero,io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell’antro della follia.

Alda Merini
 
 
 
 
 
 
 
 

Buon Compleanno “Papuzza”

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Amore…

Sei la continuità di un raggio e di una stella

e non potevi essere più  bella

Ti guardo emozionata e  resto muta

per la felicità che in me dilaga

Si me lo avevan detto ma averti qui

da l’assoluto senso del perchè

l’amore può volare  oltre  i confini

planando poi al  di la di tutte le intuizioni

Sei un cielo senza nuvole e stellato

un mare calmo di luci variegato

un alba dai profumi senza tempo

Sei la felicità che avvolge tutto quanto

Oggi e per sempre pregherò il Signore

che benedica questa strada tua

e l’arricchisca di felicità

di gioia di salute e di prosperità.

 

Ti amo

Nonna Nancy

 

 

  

 

 

 

 


voglio


voglia di …

 

27 Marzo 2010

Arrivederci amore…
 

m

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…………………………………………


s

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VIOLENZA

 
In alcuni è in superficie,
la ripongono sempre li, in modo tale da
ritrovarla al momento propizio.
Da dentro li arde la favilla della frustrazione.
E, inappagati dalla vita, basta un soffio di vento
a fomentar la fiamma e a render lei pioggia battente.
Ma il fuoco li domina e dopo ogni
sua tempesta si ripristina impetuoso avvolgendo,
ancor più sferzante, le loro esili anime di carta.
Ci sono uomini apparentemente fragili,
ma in grado di custodirsi dalla sua devastante autorità.
I soli in grado di crearsi attorno
l’inossidabile armatura del reciproco sostegno,
inutile per combattere, ma essenziale per esaudirsi.

 

 

 

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sono…

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 La poesia

SONO MOLTO IRREQUIETA QUANDO MI LEGANO ALLO SPAZIO.

Alda Merini


la follia


Perle di saggezza

   
 

Il più bel regalo che possiate fare agli altri è la vostra felicità

perché quando siete felici, contenti o soddisfatti, siete pienamente connessi

 al Flusso di Energia della Fonte pura e positiva che rappresenta

la vostra vera essenza.

E quando vi trovate in un simile stato di connessione tutto ciò

o tutti coloro che sono al centro della vostra attenzione

ne traggono beneficio.

  


A Nina

   
 

A mio padre

RICORDI

Ricordi…

Una casa tre sedie i cuscini

l’odore di buono di dolci di cene

si fonde col suo che odora di rose

di talco di miele di cose preziose.

Tre bimbi sereni dentro un castello

che giocan tranquilli per nulla monelli

e poi arriva Lui, spesso stanco e nervoso

ma muta espressione davanti a un sorriso.

In tasca nascosti conserva i suoi doni

ovetti di glassa un pò duri ma buoni

e con la stessa sottile impazienza

dei bimbi frementi, con lui nella stanza

li mostra donandoli con una sola pretesa

di ricevere in cambio un abbraccio un sorriso

che allevi il nervoso e distenda il suo viso.

Poi i bimbi ritornano al loro castello

adesso giocare è ancora più bello

perché al profumo di miele e di rose

si aggiunge l’odore di menta e di fumo

e riconoscendone la completezza

al sicuro si sentono da ogni incertezza.

Sicuri che il mondo dei brutti e cattivi li risparmierà

fin quando l’essenza di menta e di rose

patinerà tutte le loro cose.

Però poi la vita ci trova ci avvolge

ci spinge ci punge ci cambia ci cresce

ci illude che il mondo spalanchi le porte

soltanto per darci qualcosa di forte

qualcosa di nuovo da non rinunciare

e in parte si avvera…I figli…l’amore…

Ma quanti problemi rinunce fatiche

giornate piovose stagioni infinite

E allora alle volte con gran nostalgia…

Si torna a pensare a quel focolare

ai cuscini alle rose ai castelli alle cose;

E vorresti tornare piccina piccina

ci provi ti sforzi ma non riesci a sentire

l’odore di menta l’odore del miele

e tanta tristezza ti scende nel cuore.

E quell’uomo ancor oggi continua affannato

a colmarci di doni che spesso non vedi

ma proprio per questo ancora ci credi.

Il suo viso è più stanco ma per altri motivi:

Rimpianti dolori tristezze malori

Ma poi come un tempo, guardando i suoi figli

distende il suo viso per un loro sorriso.

 

 

Ciao…quanto tempo è passato da quando ho scritto questa poesia per te

tu la quercia, quello che non si arrendeva mai

hai sempre lottato per noi

per darci sempre  il meglio di ciò che hai potuto

 hai amato la sola donna che hai voluto

e che continui ad amare con la stessa dedizione di 60 anni fa

i fiori che le portavi di persona  oggi arrivano ugualmente insieme ai bigliettini densi di affetto e di esempi

l’amore che senti per i tuoi figli, per i tuoi nipoti per le persone a te care arriva con la stessa intensità di sempre

 anche se adesso lo eprimi più  con gli occhi con un sorriso  con una lacrima

hai un carattere forte austero ma mai in nessun momento abbiamo dubitato del tuo amore

della tua completa dedizione alla famiglia

 mai ci è mancato nulla ne di materiale ne di spirituale

Adesso però..ci manchi tu

La vita è beffarda e noi lo sppiamo bene

chi va via per sempre non torna ma tu sei qui, sei ancora qui tra noi

Anche se le tue gambe si sono fermate prima di te

anche se l’ennesima  speranza di ieri oggi è l’ennesima delusione

 come ieri anche oggi noi abbiamo bisogno di te

non mollare "papuccio" hai ancora tanto da dare

hai ancora il sole la luna le stelle i profumi le emozioni

e hai noi frutto di ciò che sei 

se prima tu guidavi noi adesso noi guidiamo te

con lo stesso amore che ci hai insegnato

con lo stesso rispetto, senza alcun peso

ti aiuteremo ma tu aiuta noi

non dire più

"ognuno a diritto di scegliere… è la mia vita e io ne voglio fare a meno"

la tua vita è la nostra vita

ti sei solo seduto a riposare adesso tocca a noi….

ti amo papà

Non mollare

 


******************************

 
 
 
 
Lettera a una figlia mai nata
 
di  Ana  Marìa  Martìnez  Sagi
 
Per te figlia mia. Tu che nessuno conosce e vede; battito e fervore del mio cuore, da quella primavera in cui ogni voce azzurra,
 ogni angelo marinaro ti annunciavano.
 Presso le onde, sotto una valanga di stelle, si aprirono i tuoi occhi: miracolo di un lungo sogno di purezza, tenerezza e
 solitudine.
Sono il tuo alito e il tuo corpo di sale a risplendere nel mio sangue: ramo di brina, fuoco bianco, profonda radice.
Ti anelavo senza peccato e così nascesti.  
Amavo tutto quanto è lieve, piccolo e  soave, e così fosti tu : batuffolo dolce, bionda  allodola, bocciolo breve.
 Lungo questa vita difficile e tormentosa ti diedi fedele protezione come potei, come meglio seppi. Lacrime di collera e di
 afflizione caddero dense dai miei occhi, per rubare ai tuoi il fango, il sangue e le tenebre che ci minacciavano.
Ti cantai senza posa canzoni gioiose, affinchè le grida dell’odio e i gemiti di dolore non giungessero ai tuoi orecchi.
In giorni di fame feroce ti  sostentai di sogni. Accesi fuochi rutilanti quando il freddo mi mordeva le carni.
Tracciai nel buio sentieri di chiarore su cui  senza pericolo tu potessi posare i piedi.
In deserti amari eressi città accoglienti e umane. Inventai per te carità e dolcezza;
e un paese incantato, dal cielo perennemente azzurro, dove scaturivano a ogni passo meraviglie e sortilegi.
Nessuno indovinò perchè potevo sorridere camminando sull’orlo degli abissi; perchè ogni ferita,  per quanto atroce, cicatrizzava; perchè pietre e  picconi di acerba solitudine non riuscivano a seppellire la mia voce.
Dopo aver percorso tanti e così ardui labirinti, ti lascio  questo libro, scritto per non morire; per lasciare un segno del mio passaggio e impedire che la vita sfugga dalle brecce che la nostalgia attanagliante apre senza posa.
Vi risuonano la tua voce e la mia, inconfondibilmente unite. Troverai grida e nomi, specchi e statue di vento, straripamenti e pudori, dedali e nodi di riflessi.
Scoprirai ,anche, il mio imperituro candore, la mia  speranza contumace. Molti, per errore, mi esclusero già dal novero dei vivi. Quando finalmente, e giustificatamente potranno farlo, tu sola mi cercherai lungo i sentieri nascosti di un paradiso scomparso, nel quale tu e io parlavamo una lingua che nessuno capiva.
Piccolina mia: non tornare mai sui tuoi passi. Le tracce si cancellano, ingannano gli echi. E tutto, quaggiù,  assolutamente tutto, è insidia.
Tu non ti sentirai mai sola, perchè ti lascio il più puro dei miei poveri tesori, questo libro; e con esso il più ricco dei diritti umani…
 
Il diritto a sognare. 
 
 
 
 
 
 
 

GIULIA

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mah…ni

 

 Mani sulla fronte per trattenere ricordi
Mani sulla bocca per reprimere emozioni
Mani intrecciate che sciolgono grovigli di pensieri
Mani sulla guancia che asciugano lacrime di sfogo
Mani tese in avanti che attendono un abbraccio
Mani che si lavano…della loro ipocrisia
Mani che raccolgono cocci rimasti di qualcuno smarrito
Mani che rimangono immobili in attesa di un cenno
Mani che si uniscono per un perdono….
Mani che si uniscono per pregare Dio.
Mani che si uniscono in segno di amicizia.
Mani che invocano aiuto e amore.
Mani che tendono verso il futuro luminoso
che c’è davanti a loro.

Mani che cercano le mie
Mani che raccolgono sentimenti
Mani che tremano d’amore
Mani che guariscono il dolore

Mani tese verso il silenzio …
in cerca di un aiuto
Mani che raccolgono pensieri…
per ritrovare i propri sogni
Mani strette 
per ritrovare le forze perdute in lotte impari
Mani buttate a terra…
che sorreggono una zavorra diventata insostenibile
Mani umide… umide di lacrime
quando la tristezza vuole urlare
il proprio dolore nel proprio silenzio.
Mani che si cercano…
mani che amano…
mani che accarezzano…
mani che si fondono con le sue…
mani che si lasciano…
mani che in un momento
di profonda disperazione chiedono aiuto..
mani che si chiedono perchè???

Mani che urlano nel silenzio di una stanza,
Mani sfuggenti che s’insegnuono,
Mani… mani… e ancora mani… 
mani fremonoper accarezzare l’amore…
in preghiera per la speranza del domani…
mani che gridano l’ amore..
mani ruvide di  quel vento che cancella il  dolore…
mani calde che scottano di passione…
mani intrecciate con le sue che non  abbandonano…
mani che si chiedono ancora perchè
……….Mani
che brancolano nel buio
che cercano altre mani
che si aggrappano ai fili invisibili dei sogni
che si allungano
che stringono altre mani
che portano in dono un cuore
che sognano di raccogliere un cuore
che tornano a parlare
che accarezzano un viso
che regalano emozioni
che trovano altre emozioni
che……vivono ora…!!!!
Mani che un tempo sfioravano quelle dell’amore
Mani che un tempo accarezzavano
Mani che una volta sfioravano il viso amato
Mani che una volta esploravano il corpo amato
Mani che ora sono fredde
Mani che ora vorrebbero spaccare il mondo
Mani che adesso sono stanche
di scrivere un solo nome … il suo…

 Anonimo

 

 

 

 



alluvione

Stanotte… alluvione nel Messinese.
 
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10 – 10 – 2009
 
 
Addio…
 
 
 
 
 
 
 
 

essere o non essere?

SE NON PUOI…

Se non puoi essere un pino sul monte,
sii un filo d’erba nella valle,
ma sii il miglior filo d’erba sulla sponda del ruscello.

Se non puoi essere un albero,
sii un cespuglio.

Se non puoi essere una strada maestra,
sii un sentiero.

Se non puoi essere un sole, sii una stella.
Ma sii sempre il meglio di ciò che sei.

 ( Madre Teresa).

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H.E.

SCRITTO SULLA SABBIA

Che il bello e l’incantevole
Siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante
amabile non duri:
nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d’artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d’oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
– effimeri-, non raggiungono il fondo dell’anima.
No, il bello più profondo e degno dell’amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d’aliti sommessi di tristezza
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.

Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d’ali d’uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.

Hermann Hesse


eh…si

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